Visti gli arti. 309 e 324 del codice penale, in accoglimento alla richiesta di riesame formulata dalla difesa di Beccaro William e Raffaella Fanelli, annulla il provvedimento impugnato e dispone il conseguente ripristino delle pagine web sulle quali è stata pubblicata l’intervista video e l’articolo intitolato “Ecco perché Fiore e Adinolfi difendono l’ex NAR”, oggetto del sequestro preventivo.
Manda alla cancelleria per gli adempimenti conseguenti ed al PM in sede per l’esecuzione del disposto dissequestro.

DISTURBARE IL MANOVRATORE
William Beccaro
I bravi colleghi de Il Messaggero, Italo Carmignani e Alvaro Fiorucci, raccontano oggi sulle pagine del foglio romano che da mesi funzionari della Digos vanno a giro per ogni dove cercando i proiettili che hanno ucciso il 20 marzo del 1979 il giornalista investigativo e direttore di OP, Mino Pecorelli.
I due cronisti romani, tanto di cappello, raccontano sul giornale capitolino dell’inchiesta di EstremeConseguenze e di come il lavoro della nostra Raffaella Fanelli abbia fatto sì che il Procuratore Aggiunto di Roma, Francesco Caporale, abbia chiesto gli venissero consegnati i proiettili che uccisero il fondatore dell’Osservatorio Politico per confrontarli con la pistola sequestrata, insieme a tante altre armi, nel 1995 all’ex Nar Domenico Magnetta, amico fidato di Massimo Carminati e oggi speaker radiofonico di Radio Padania.
Il pezzo su Il Messaggero è ben fatto, rende omaggio a tutto il nostro lavoro e anche al coraggio del terrorista nero Vincenzo Vinciguerra che, nonostante i tentati subiti omicidi in carcere, non avendo la possibilità di raccontare nella radio del partito di Matteo Salvini le sue verità, continua a ripeterle da fine anni settanta “solo” ai magistrati e nelle aule di tribunali.
C’è solo un neo, se ci possiamo umilmente permettere, nell’articolo di Carmignani e Alvaro Fiorucci, ed è il titolo: “Pecorelli, sparite le prove per la nuova inchiesta”. L’occhiello poi rafforza c
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IL CORPO NERO

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LA LISTA

36.570 vittime dal 1993. Ovviamente per difetto. È il conteggio, aggiornato all’aprile di quest’anno, delle persone morte nel tentativo di emigrare in Europa sia attraverso il mare sia lungo le frontiere terrestri.
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PASSAGGIO A NORD EST

Dal confine croato entrano ogni anno migliaia di persone che nei Balcani vengono torturate e derubate, inizia oggi il nostro dossier.
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IL SUB, L’ESPLOSIVO E LA STRAGE FASCISTA

«Il 2 agosto 1980 ero a Padova con Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini, poi mi allontanai per incontrare un mio conoscente, detto “il Sub”, a cui dovevo far filettare delle armi, ma…
8/9 milioni di metri cubi di alberi abbattuti, sette volte la quantità di tronchi da sega che vengono lavorati ogni anno in Italia. Più altri 5 milioni sparsi, per un totale di quasi 15 milioni di m/c. È il bilancio della tempesta ‘Vaia’ (o Adrian) che colpì il Nord Est tra il 28 e il 29 ottobre di un anno fa. Più che tempesta, meglio chiamarlo ciclone. Un fenomeno meteorologico mai visto sulle nostre Alpi.
A un anno di distanza si fanno i conti. Non solo la verifica di quanto ancora è rimasto a terra, dei danni subiti dai boschi secolari ma per cercare di mettere insieme centinaia di dati e di analisi scientifiche.
Perché la vera preoccupazione di studiosi e scienziati è che Vaia abbia segnato un punto di svolta nell’assetto climatico del sistema alpino e che possa non trattarsi di un evento eccezionale. Venti a oltre 140km orari con punte anche di 200-230 in alcune valli. È il futuro che aspetta le Alpi?
E come intervenire sui boschi abbattuti?
La ‘pulizia’ delle piante schiantate procede a macchia di leopardo. Buoni risultati in Trentino e Friuli, molto più indietro in Veneto dove…
PRIGIONIERI INVISIBILI

Centinaia di persone in Italia sono private della libertà senza aver commesso alcun reato se non per l’accusa di ‘immigrazione clandestina’. Sono i trattenuti nei CPR, i famigerati Centri per il Rimpatrio.
Sgombriamo il campo…
PARLA LA GUERRA

There’s no honorable way to kill, no gentle way to destroy. There is nothing good in war. Except its ending.
Non esiste un modo onorevole di uccidere, né un modo gentile di distruggere. Non…
ROJAVA, LA LORO GUERRA È LA NOSTRA

Claudio, Luisi, Davide, Marco. Sono alcuni partigiani italiani che hanno combattuto in Siria contro il sedicente califfato Daesh negli ultimi anni. Lorenzo ‘Orso’ Orsetti. Suo padre Alessandro. Erol Aydemir. Da mesi EstremeConseguenze racconta le…
SARDEGNA 12 OTTOBRE: BASTA COI POLIGONI MILITARI

Il più grande poligono militare di Europa è anche abitato. Il 12 ottobre migliaia di sardi riuniti intorno a più di 60 sigle di associazioni e…